SIGNIFICATO DEL NOME
“Io gomitolo, tu filo” è un libro scritto da Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva. “Io sono Mamma Gomitolo e tu sei il mio Filo adorato, eravamo una cosa sola quando tu non eri nato. All’inizio eri gomitolo con me… anzi, eri proprio dentro di me. E un giorno sei diventato filo, ma io sono rimasta gomitolo per te”.
Un tenero viaggio nella relazione madre-figlio che racconta i cambiamenti del loro attaccamento nel tempo ripercorrendo tutte le tappe del percorso di crescita per comprenderle appieno e imparare a viverle con serenità, nel nostro caso facendo riferimento ad un accompagnamento alla genitorialità presente in comunità a supporto del nucleo coinvolto.
Amare e accompagnare un figlio nella vita significa proprio questo: insegnargli a staccarsi dalle figure genitoriali attraverso la certezza di una base sicura, nella consapevolezza di avere sempre un porto sicuro.
FINALITÀ PRINCIPALE
La comunità è un luogo di protezione dove donne in gestazione e madri accolte possono riorganizzare il loro progetto di vita con un accompagnamento e un supporto delle figure educative, per superare la situazione di disagio che stanno vivendo e raggiungere nel più breve tempo possibile l’autonomia per sé e per i figli.
Il supporto vuole aiutare la mamma ad acquisire consapevolezza di sè per poter controllare scelte, decisioni e azioni sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita sociale. C’è la possibilità di valutazione pedagogica della capacità genitoriale.
CHI E QUANTE PERSONE OSPITERÀ
Ospiterà 3 nuclei mamma/bambino fino a un massimo di 9 persone.
CONFORMAZIONE
Il servizio si compone di tre stanze autonome con bagno privato, una cucina con mobili e frigorifero dedicato ad ogni nucleo, un salotto e una stanza attività. Quest’ultima è collegata all’ufficio del personale con uno specchio unidirezionale per le osservazioni come spazio neutro. A disposizione anche la possibilità di videoregistrare gli incontri. Completano il tutto una lavanderia con lavatrice, asciugatrice e il necessario per lo stiro, e la stanza per il personale notturno.
OBIETTIVI
- Offrire alla donna uno spazio per dedicarsi al proprio progetto di vita partendo da sé, come donna e come madre, dalle proprie esigenze e da quelle del minore
- Accompagnare la donna nell’inserimento del tessuto sociale attraverso un supporto nella ricerca di un lavoro e di un’abitazione
- Sostenere la relazione e le competenze genitoriali all’interno di uno spazio tutelato e protetto
- Offrire spazi educativi, ricreativi e di gioco ai minori
- Garantire la frequenza scolastica dei minori o l’iscrizione presso il nido interno, o nido e scuole del territorio
- Offrire ai minori la possibilità di inserimento in attività extrascolastiche all’interno o all’esterno della struttura
TIPOLOGIA DI INTERVENTO EDUCATIVO
Il modello di intervento è di tipo relazionale, centrato sulla relazione mamma-bambino, supportato e sostenuto dall'intervento educativo, tenendo presente l'unicità degli individui coinvolti, con le loro caratteristiche, le loro culture, i loro bisogni, le loro evoluzioni e ricadute, avendo come obiettivo l'aiuto e la cura delle persone accolte. Si offre, ai genitori in difficoltà, accoglienza, accompagnamento e sostegno per superare la situazione di disagio che stanno vivendo al fine di supportarli in un percorso di autonomia per sé e per i figli.
EQUIPE
- Responsabile Educativo
- Responsabile di struttura
- Coordinatrice del Servizio
- Educatori
- Operatori
- Personale ausiliario
- Volontari
CONTATTI DI RIFERIMENTO
Coordinatore del servizio: Dott.ssa Silvia Sellitri
E-mail di riferimento: gomitoloefilo@casapriscilla.org
Responsabile Educativo: Dott. Nicola Bernardi
E-mail di riferimento: responsabileeducativo@casapriscilla.org